Champenoise

Il Metodo Champenoise per produrre lo spumante

Il metodo Champenoise è una delle tecniche di produzione di vino spumante più prestigiose e iconiche al mondo. Ecco una guida brevissima sulla sua storia, il processo di produzione, le caratteristiche distintive dei vini spumanti ottenuti con questa tecnica.

Storia del Metodo Champenoise

Il metodo Champenoise prende il nome dalla regione della Champagne, in Francia, dove è stato sviluppato nel XVII secolo. Si dice che i monaci benedettini abbiano scoperto casualmente il processo di fermentazione in bottiglia, dando origine ai primi vini spumanti. Nel corso dei secoli, il metodo è stato perfezionato e adottato da produttori di tutto il mondo.

Il Processo di Produzione

  1. Prima Fermentazione: il processo inizia con la vinificazione delle uve base, che possono includere varietà come Chardonnay, Pinot Noir e Pinot Meunier. Dopo la vendemmia, le uve vengono pressate delicatamente e il mosto ottenuto viene fermentato per produrre un vino base.
  2. Assemblaggio: ottenuti i vini base, il maestro cantiniere può procedere con l'assemblaggio, mescolando diverse varietà e annate per creare il blend desiderato. Questo è un momento critico, in cui si cerca di ottenere un equilibrio perfetto tra acidità, fruttuosità e complessità aromatica.
  3. Tiraggio: dopo l'assemblaggio, il vino viene versato in bottiglie di vetro spesso chiamate "botti", aggiungendo una miscela di zucchero e lieviti, nota come liqueur de tirage. Le bottiglie vengono poi sigillate con un tappo di sughero e poste in cantina per la fermentazione in bottiglia.
  4. Fermentazione in Bottiglia: durante la fermentazione in bottiglia, i lieviti consumano lo zucchero aggiunto, producendo alcol e anidride carbonica. Questo processo crea le bollicine naturali nel vino e conferisce complessità aromatica e struttura al prodotto finito. La fermentazione in bottiglia può durare diversi mesi, o addirittura anni, a seconda dello stile del vino e delle preferenze del produttore.
  5. Affinamento: dopo la fermentazione, il vino viene lasciato a riposare sui lieviti morti per un periodo di tempo che può variare da alcuni mesi a diversi anni. Durante questo periodo, il vino sviluppa caratteristiche distintive di pane tostato, lievito e frutta matura, noto come "sapore di autolisi".
  6. Degorgement: completato l'affinamento, le bottiglie vengono inclinate e ruotate ogni giorno, per concentrare i depositi di lieviti morti nel collo della bottiglia. Poi il collo viene congelato e il tappo viene rimosso, espellendo il sedimento con la pressione interna del vino.
  7. Dosaggio: dopo il degorgement viene aggiunto un piccolo quantitativo di liqueur d'expedition, una miscela di vino e zucchero, per bilanciare l'acidità e regolare il livello di dolcezza del vino. Questa fase finale è cruciale per definire il profilo gustativo del vino finito.

Caratteristiche dei Vini Metodo Champenoise

I vini prodotti con il metodo Champenoise sono noti per la loro complessità aromatica, la finezza delle bollicine e la persistenza in bocca. Presentano spesso note di frutta matura, agrumi, pane tostato e lievito, con una struttura elegante e una fresca acidità che li rende adatti a molteplici occasioni di consumo.

Domande Frequenti sul Metodo Champenoise

Qual è la differenza tra metodo Champenoise e metodo Charmat?

Il metodo Champenoise prevede la fermentazione secondaria in bottiglia, mentre il metodo Charmat prevede la fermentazione secondaria in un grande serbatoio pressurizzato. Questa differenza influisce sulle caratteristiche aromatiche e strutturali dei vini ottenuti con i due metodi.

Quali sono le principali varietà di uva utilizzate nel metodo Champenoise?

Le varietà di uva più comuni utilizzate nel metodo Champenoise sono le qualità Chardonnay, Pinot Noir e Pinot Meunier. Queste varietà sono apprezzate per la loro acidità, complessità aromatica e capacità di invecchiamento.

Qual è la temperatura di servizio ideale per un vino Metodo Champenoise?

La temperatura di servizio ideale per un vino Metodo Champenoise varia a seconda dello stile del vino. MA come regola generale i vini spumanti dovrebbero essere serviti freschi, a una temperatura compresa tra 6°C e 10°C, per apprezzarne al meglio la freschezza e la vivacità delle bollicine.

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